Con la detenzione amministrativa, un’entità o amministrazione può bloccare un’attività appartenente al debitore che è registrata in un registro pubblico. Nel caso del blocco amministrativo dell’auto, il bene è registrato presso al PRA, acronimo del Public Automobile Register, e l’amministrazione può decidere per la detenzione, impedendo così al proprietario di circolare con l’auto e persino venderla. La causa della detenzione amministrativa può essere il mancato pagamento di tasse, imposte o multe, imposte a causa di una violazione del codice della strada.
La detenzione amministrativa è organizzata quando una persona contrae un debito con le autorità fiscali e non lo onora. L’ente incaricato della riscossione del credito invia innanzitutto una cartella di riscossione delle imposte. A quel punto, il debitore ha due mesi, a partire dalla notifica, per effettuare il pagamento. Può anche chiedere una quota dell’importo o richiedere una sospensione o la cancellazione della misura, magari presentando un ricorso. Se non esegue alcuna di queste procedure, l’Agenzia delle Entrate procede contro di lui, con l’obiettivo di rispettare la legge e proteggere il creditore. C’è una distinzione da fare per quanto riguarda l’ammontare del debito. se l’importo dovuto non supera i mille euro, il debitore ha circa quattro mesi per cercare un accordo, prima di incorrere in azioni di esecuzione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Prima del fermo del veicolo, l’Agenzia delle entrate notifica al debitore la misura amministrativa nei suoi confronti. A questo punto il contribuente ha un mese di liquidazione. Se il registro di riscossione delle imposte rimane ancora incompleto, l’amministrazione dovrebbe procedere all’arresto dei veicoli immatricolati al debitore. Com’è fatto esattamente? Il licenziatario della raccolta registra l’ordine di detenzione nel PRA, il registro pubblico della cartella di riscossione delle imposte. La normativa pertinente prevede che non è possibile registrare un’ipoteca sulla casa del debitore se l’importo è inferiore a 120.000 euro. in questo caso il veicolo sarà bloccato nel parcheggio del debitore.
Se si procede al pagamento della riscossione delle imposte, la detenzione può essere annullata. La misura sanzionatoria scade quando il debito si estingue, con l’ultima rata, nel caso in cui la rata del debito sia stata ottenuta. come procediamo? Vai al PRA con la documentazione che include:
-un ordine di revoca: il formato deve essere originale. il documento viene emesso dall’agente di recupero una volta che il debito è stato pagato. contiene i dati relativi all’auto, quelli della persona su cui è stata gravata la misura e l’ammontare del debito soggetto a cancellazione.
-il certificato di proprietà dell’auto: può essere cartaceo o digitale. la richiesta deve essere scritta sul retro del documento. In alternativa, anche il foglio complementare va bene.
-il modulo NP-3: questo modello è necessario solo se il certificato di proprietà non è disponibile per la richiesta di revoca.